Nella tradizione Romana il 24 Giugno è il giorno della Festa di San Giovanni. La Festa inizia la notte della vigilia, la cosiddetta “notte delle streghe”, durante la quale la leggenda narrava che le streghe andassero in giro a catturare le anime. La gente parte allora da tutti i Rioni di Roma, al lume di torce e lanterne, e si concentra a San Giovanni in Laterano per pregare il Santo e per mangiare le lumache nelle osterie e nelle baracche. Giggi Zanazzo racconta: “La viggija de San Giuvanni, s’aùsa la notte d’annà’, ccome sapete, a San Giuvanni Latterano a ppregà’ er Santo e a mmagnà le lumache in de ll’osterie e in de le bbaracche che sse fanno appostatamente pe’ quela notte. For de la Porta, verso la salita de li Spiriti, c’era parecchi anni fa, ll’osteria de le Streghe, indove quela notte ce s’annava a ccéna. A ttempo mio, veramente, non se faceva tutta ’sta gran babbilogna che sse fa adesso. Ce s’annava co’ le torcie accese o cco’ le lenterne, perchè era scuro scuro allora, ppe’ divuzzione davero […] S’intenne che pprima d’uscì’ dda casa, de fôra de la porta, ce se metteva la scopa e er barattolo der sale. […] Pe’ non faccele poi avvicinà’ ppe’ gnente, bbastava a mmette su la porta de casa du’ scope messe in croce. […] Prima d’addormisse se diceva er doppio credo, ossia ’gni parola der credo s’aripricava du’ vorte: Io credo, io credo, in Dio padre, in Dio padre, ecc., e accusì ppuro se faceva de ll’antre orazzione. Nun c’è antra cosa come er doppio credo pe’ ttienè’ llontane le streghe! […] Ammalappena, poi se faceva ggiorno, er cannone de Castello, che aveva incominciato a sparà’ dda la viggija, sparava diversi antri córpi, e allora er Papa, in carozza de gala, accompagnato da li cardinali e ddar Senatore de Roma, annava a ppontificà’, ossia a ddì’ mmessa in de la cchiesa de San Giuvanni Latterano, ddava la bbenedizzione, e ppoi bbuttava una manciata de monete d’oro e dd’argento. […]”.
Accadde il 24 Giugno
Roma Antica: Si festeggia Fors Fortuna, il dio maschile equivalente alla dea Fortuna.
217 a.C. Annibale distrugge l’esercito Romano comandato dal Console Flaminio nella Battaglia del Lago Trasimeno (una delle più importanti della Seconda Guerra Punica). E’ un massacro in cui perdono la vita 15.000 romani, ne vengono catturati più di 15.000, mentre “10.000, sparsamente fuggendo per tutta l’Etruria, giunsero a Roma per diverse vie” (Tito Livio) Lo stesso console Flaminio viene ucciso da un cavaliere di nome Ducario: “cacciati gli sproni nel ventre del cavallo, si gettò impetuosamente in mezzo alla foltissima schiera dei nemici ed abbattuto prima lo scudiero che si era lanciato incontro a lui che avanzava minaccioso, trafisse il console con la lancia” (Tito Livio)
109 L’imperatore Traiano inaugura il decimo acquedotto di Roma, per l’approvvigionamento idrico della regione urbana di Trastevere.
1796 I francesi sottraggono dai Musei Vaticani, oltre a tanti tesori d’arte, le cosiddette sedie “porfiretiche” o “stercorarie” che, secondo la leggenda, erano usate per verificare che il neoeletto Papa fosse maschio, senza ombra di dubbi.
1910 Il Consiglio Comunale di Roma, presieduto da Ernesto Nathan, ratifica il progetto dell’edificio dei Mercati Generali sulla Via Ostiense.
1972 Allo Stadio Olimpico, la Roma vince la terza edizione del torneo della Coppa Anglo-Italiana, battendo 3-1 il Blackpool.